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martedì 31 luglio 2012

EVASIONE FISCALE E RICICLAGGIO, SI POSSONO CONTRASTARE MANTENENDO IL CONTANTE?

Questo post è una sintesi del sistema di lotta all' evasione che abbiamo presentato nel  post precedente
Il sistema si regge su due principi fondamentali che regolamentano i conti correnti privati e quelli aziendali.

Conti privati  - I cittadini possono tranquillamente prelevare a volonta' i propri soldi e continuare a pagare in contanti o nel modo che più li aggrada, ferme restando le regole già vigenti, MA! su questo tipo di conti sarà impossibile versare denaro contante, tutte le transazioni in ingresso sui conti corrente di carattere privato dovranno essere tracciabili.
Conti Aziendali - Sui conti aziendali per i quali se ne richiede la necessità (vedi commercianti, distribuzione , ecc. ecc.) sarà possibile versare contanti, al limite saranno previste restrizioni sul prelievo di contanti da questo tipo di conti , MA!  per questo tipo di conti non ci sarà nessun tipo di segreto bancario e sarà facile per le agenzie governative verificare la corrispondenza con i bilanci e le transazioni commerciali che sono le uniche preposte ad alimentare questo tipo di conti.
Cosa Accade ?
Il contante può entrare in circolo nel sistema bancario esclusivamente attraverso conti correnti associati ad attività aziendali, mentre può uscire dal sistema bancario prevalentemente attraverso conti privati personali.
In questo modo si vuole eliminare la possibilità di accumulare patrimoni privati frutto di evasione o di attività illecite.
Non sarà possibile ripulire il denaro  se non passando attraverso aziende che emettano molte false fatture sotto i 1000 € in quanto questo è il limite attuale per il pagamento in contanti.
A questo punto per chiudere il cerchio occorrerebbe inasprire le sanzioni contro i  reati legati alle fatturazioni false e ai falsi in bilancio.

Tutto risolto, era così semplice?
Non è tutto risolto, ma gli sforzi per contrastare i comportamenti illeciti possono concetrarsi al cuore del problema e cioè di come il denaro venga reimmesso nel circuito bancario nel rapporto tra aziende e banche. Senza dover inseguire i milioni di conti personali su cui questi soldi diventerebbero difficilmente verificabili.
In questo modo per esempio, sarebbe molto complicato se non impossibile per la malavita utilizzare prestanomi per investire le proprie fortune. Un normale cittadino, non potrebbe accumulare enormi fortune comparse dal nulla sui propri conti per poi investirle in immobili e/o attività imprenditoriali.
In oltre rimane sempre aperta la possibilità di trasferire all'estero capitali, un problema aperto che è difficile da contrastare arginando le frontiere , ma che necessità di regole internazionali contro i paradisi fiscali.


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