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sabato 14 dicembre 2013

DOVE POSSIAMO TROVARE DEI SOLDI E COME UTILIZZARLI PER USCIRE DALLA CRISI?


In questi giorni i forconi e affini ci stanno ricordando quanto sia stato toccato il fondo e quanto è necessario trovare misure d’emergenza per provare a cambiare lo stato delle cose.
Abbiamo provato a capire dove è possibile trovare dei soldi veri in questo momento e fare qualche ipotesi su quale sia il modo migliore per spenderli per dare ossigeno vero all’ economia reale.

Difesa, F35 un bidone iper-tecnologico. Il programma F35 si sta rivelando ormai il peggiore affare nella storia dell’ aviazione militare da sempre, ogni tipologia di difetto immaginabile si sta rivelando presente nella maniera peggiore possibile, quindi se la previsione di spesa per il ministero della difesa è tra 12 e 17 miliardi di euro , sicuramente si avvererà il caso peggiore.
Quindi nella nostra ipotesi il solo dimezzamento del programma F35 può farci mettere da parte 8.5 mld.

La grande truffa del gioco d’azzardo.

I numeri che leggerete in seguito svelano la grande truffa del gioco in Italia avvenuta negli ultimi 10 anni. Nel 2011, secondo l’AAMS, l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, in Italia la raccolta del gioco d’azzardo è stata di quasi 80 miliardi di euro, circa il 5 per cento del Prodotto Interno Lordo nazionale. Il fatturato legato al gioco d’azzardo è passato dai 14,3 miliardi di euro del 2000 agli 80 miliardi di euro del 2011.
Nel 2001 lo stato otteneva 5 Mld di entrate a partire da 19 Mld di raccolta (26%).
Nel 2011 lo statto otteneva 8.5 Mld di entrate a partire da 80 Mld di raccolta (10%).
Se avessimo mantenuto la stessa proporzione lo stato potrebbe raccogliere 20.8 Mld all’ anno e cioè 12.3 Mld all’ anno in più in maniera strutturale.



La vera lobby delle droghe
Abbiamo calcolato e altri hanno confermato che le droghe leggere muovono un giro d’affari che si aggira intorno ai 10 Mld annui che ad oggi sono una delle entrate maggiori delle organizzazioni criminali. Depenalizzando e regolamentando i reati connessi al consumo vendita e produzione delle droghe leggere possiamo ipotizzare due effetti. Lo stato potrebbe recuperare un introito che si aggirerebbe sui 3Mld annui , le mafie dovrebbero rinunciare a un entrata di 10 Mld annui.
Un altro fattore da prendere in considerazione è che le carceri italiane che costano circa 3 Mld all’ anno sono piene tra il 30 e il 40 % di detenuti per reati minori legati allo spaccio di droghe leggere.


Facciamo di conto
Facciamo una rapida somma per capire quale tesoretto potremmo mettere da parte ogni anno su un orizzonte di quattro anni, questo perchè i risparmi dal taglio degli F35 sarebbero una tantum, mentre gli altri introiti sarebbero strutturali.
Gioco : 12,3 +
Taglio F35 : 2 +
Droghe : 3 =
-------
17,3

per 4 anni, mentre successivamente sarebbero 15 non potendo più contare sui risparmi dal taglio del programma f35.


Spendiamo questi soldi

E' interessante leggere questi conti che riguardano l'introduzione di un reddito di cittadinanza incondizionato che non è la proposta che vogliamo fare ora, ma serve a dare le idee delle cifre in ballo: costi dell’introduone di reddito min garantito http://www.bin-italia.org/article.php?id=1641 .

La nostra proposta è invece quella di un reddito di cittadinanza attiva di 500 euro netti ed esenti da qualsiasi tipo di imposta che lo stato garantirà come sussidio a chi ne faccia richiesta e sia disposto a impegnarsi in un lavoro part time socialmente utile per la gestione dei beni comuni.
Non si possono coprire i sei milioni di disoccupati presenti attualmente in Italia, ma sarebbero soldi che vanno da una parte a tamponare l'emergenza lavoro e dall' altra rientrando in circolo nell' economia fare da effetto volano per cercare di ripartire.
Senza contare che potrebbe essere l'occasione per rimediare al degrato di tanti beni comuni come gli edifici scolastici, il verde pubblico, le stazioni,ecc.ecc.

martedì 7 agosto 2012

TOTO' PEPPINO E I SISTEMI COMPLESSI


L'architettura fiscale della cosa pubblica è di certo un sistema complesso, con relazioni di causa effetto che non sono sempre intuitive. Leggendo qua è la, ho notato una proposta per il  sistema di detrazioni dell' IMU avanzata dal PD in un comune amministrato dal PDL che è stata  bene accolta dalla maggioranza, proposta che mi ha poco convinto. In generale un sistema di detrazioni deve proteggere quei cittadini che in particolari situazioni hanno di fatto meno mezzi per contribuire con le proprie tasse, o  incentivare comportamenti virtuosi e disincentivare comportamenti dannosi.
Vediamo invece l'agevolazione proposta dal PD, partendo dalla presunta contrapposizione tra chi ha una seconda casa che viene utilizzata da un familiare a titolo gratuito e chi invece ha una seconda casa come mera fonte di profitto. 
Ecco la proposta:
Applicare uno sconto all' IMU a chi possiede una seconda casa e la conceda  in comodato gratuito a un parente di primo grado (e cioè un padre a un figlio o viceversa) avrà diritto a questo sconto.

Parto dal contesto di un nucleo familiare singolo i cui componenti per qualsiasi motivo vivono in due abitazioni differenti.
Se tale nucleo possiede due abitazioni, pagherà IMU prima casa e IMU  sulla seconda con sconto, come da proposta.
Prendiamo un nucleo, nella stessa situazione che però sia in possesso solo della prima casa o di nessuna abitazione. In questo caso, occorrerà esborsare l' IMU sulla prima casa e l'affitto per la seconda, o nel peggiore dei casi due affitti.
Questa politica nasconde anche una scappatoia per comportamenti poco virtuosi, un proprietario di prima e seconda casa che abbia un figlio maggiorenne potrebbe formalizzare il comodato d'uso gratuito e intestare le utenze al figlio e tranquillamente affittare in nero  l'appartamento.
Nel considerare queste configurazioni di nuclei familiari, dello sconto paradossalmente ne beneficiano solo i primi che evidentemente sono quelli con una situazione complessiva più favorevole con l’ ulteriore rischio di favorire il nero nel mercato degli affitti abbattendo ulteriormente il gettito dovuto alla cedolare.

Ora analizziamo, l'altra faccia della medaglia "coloro che dal possedimento di una seconda abitazione, traggono un mero guadagno" e cioè chi la seconda casa la loca.
In questa situazione, oltre a pagare l'IMU maggiorata senza sconto, il cittadino pagherà anche la cedolare sugli introiti del "mero guadagno" che per un affitto medio sarà dell' ordine di grandezza dell'IMU stessa e cioè contribuirà per quella seconda casa alle casse dello stato per più del doppio di chi la casa la utilizza.

Ipotizziamo di dare uno sconto sull' IMU seconda casa a chi ha una seconda casa ceduta in affitto non gratuito e non a chi la cede gratuitamente a un familiare. E cerchiamo di capire cosa incentiverebbe e cosa disincentiverebbe un tale tipo di sconto e quali potrebbero essre le conseguenze dell' applicazione di una politica di questo tipo.

1 - Disincentiverebbe tenere le seconde case sfitte.
2 - Conseguenza del primo punto, ci sarebbero maggiori case sul mercato degli affitti i prezzi sarebbero piu' equi e stabili.
3 - Incentiverebbe l'emersione dal nero degli affitti, in quanto con lo sconto sull' IMU il guadagno sarebbe minore e il rischio varrebbe meno.

quindi questo tipo di incentivo sarebbe utile ad aumentare il gettito complessivo grazie all' emersione dei contratti di affitto in nero e porterebbe anche a prezzi degli affitti più equi.

Torniamo ai nuclei familiari iniziali, e prendiamo in considerazione quelli meno fortunati in quanto affittuari e non proprietari di abitazioni o proprietari di una sola abitazione, su due necessarie al nucleo.
Confrontando le due politiche di sconto alternative, emerge che questi nuclei familiari avrebbero certamente più probabilità di avere un supporto con una politica che sconti proprio quei proprietari che traggono il vituperato "mero profitto" dalle seconde abitazioni.
Ma ancora più pericolosa è la via di fuga che con questa proposta si da a chi in malafede, in un colpo solo riesce a abbattere l'IMU del 30% ed evadere i profitti da affitto in nero.

L'impressione è che spesso i nostri amministratori, in buona fede o meno, sono alla ricerca di facile visibilità e non di soluzioni complesse, che purtroppo sono la regola nell' amministrazione della cosa pubblica.

giovedì 2 agosto 2012

FORNERO CONTRO I CATTIVI

Leggo sta mattina su Repubblica un articolo sulla ministra Fornero che mi lascia abbastanza perplesso. Le dichiarazioni sono di questo tenore,

"Non avevo previsto questa situazione così difficile anche psicologicamente quando Mario Monti mi chiamò per fare il ministro del Lavoro nel suo governo."

"Non avevo previsto questa cattiveria".

"E poi mi chiedo se tutte queste critiche non derivino anche dal fatto di essere un ministro donna"

Certe volte mi sembra che queste persone non siano in cattiva fede, ma semplicemente vivono in una realtà virtuale come un ragazzo che d'avanti alla sua play station gioca alla guerra e cerca di ammazzare più nemici che può.

Questa distinta signora, in una manciata di giorni, approfittando della gravissima situazione contingente di attacco all' area euro, conseguenza di una crisi tutta finanziaria e tutta di natura bancaria ha messo mano pesantemente al sistema pensionistico italiano che in realtà era già stabile e solido. E così facendo ha prodotto il grande pasticcio mai visto nella storia del lavoro nella Repubblica i c.d. "esodati".
Parliamo di 300mila e più persone che dopo avere siglato un accordo con le proprie aziende, con le istituzioni che facevano da testimone e garante, si sono viste sfilare da sotto il naso pensione e lavoro in un sol colpo.

Non so, se solo a me questa vicenda sembra un' enormità, qualcosa di spaventoso, pensare alla signora Fornero che d'avanti alla sua  play station chiamata "ministero del lavoro" preme un pulsante e decide che una cosa del genere si può realmente provare ad attuarla.

Quello che è successo in seguito è cronaca, le polemiche, i balletti dei numeri, le critiche, gli strascichi...
Ma la realtà è molto più semplice in questo caso, nessuna cattiveria, nessuon complotto del potere dei maschi contro le donne ministro...bastava solo prendere atto e dire :
 "scusatemi tutti, ho fatto una cazzata, non potrei mai prendere in considerazione che lo stato possa essere così sleale e mandare a gambe all' aria 300 mila famiglie, ora o il governo mi aiuta a rimediare o mi dimettto"
Sarebbe stata ricordata per la coerenza e onestà intellettuale e non avrebbe visto tanta gente cattiva.









martedì 31 luglio 2012

BONUS MALUS PEGGIUS - RC AUTO SI PUO' FARE MEGLIO?

L' assicurazione RC-AUTO  in Italia è diventata lo spauracchio di ogni cittadino.Un neo patentato che acquista la sua prima vettura, avrà vita difficile nelle agenzie assicurative anche usufruendo della Bersani, se non ha modo di richiedere l'applicazione della Bersani per ereditare la miglior classe nel suo nucleo familiare, si troverà d'avanti preventivi stellari.

Proprio mentre scrivo provo a visitare il sito di una assicurazione on-line che promette risparmi fino al 40% rispetto alla concorrenza e faccio un preventivo con queste caratteristiche:
Età 20 anni, maschio, studente, residente a Roma, prima assicurazione per una Fiat Grande Punto 1.200 benzina usata del valore di circa 9000€, senza la possibilità di utilizzare la Bersani.
Esito .... 2.982,31 €
Va bene, questo era il caso peggiore, ma tutti hanno una famiglia e la Bersani ci viene in soccorso, lo rifaccio richiedendo l'applicazione della Bersani con classe di merito 01 e nessun sinistro nei 5 anni precedenti, in poche parole il caso migliore. 
Esito .... 2.076,19 € 
Ipotizzando una riduzione del 10% annua (magari!) del premio assicurativo in assenza di sinistri, vediamo quanto esborserebbe dopo i primi 5 anni il novello automobilista nei due casi



anno 1
2.982,31
anno 2
2.684,08
anno 3
2.415,67
anno 4
2.174,10
anno 5
1.956,69
totale
12.212,86



anno 1
2.076,19
anno 2
1.868,57
anno 3
1.681,71
anno 4
1.513,54
anno 5
1.362,19
totale
8.502,21

Una bella cifra pari o maggiore al valore iniziale della proprio auto, e solo per non aver commesso sinistri!
Senza contare il fatto che molte compagnie, in caso di sinistro in automatico comunicano al cliente che non rinnoveranno il contratto.
La domanda che sorge spontanea è :

Perchè anticipare tutto questo denaro alle compagnie assicurative? Potrebbe esistere un sistema bonus/malus differente, meno esoso, che disincentivi le truffe e incentivi i comportamenti corretti degli automobilisti?

Ipotiziamo un sistema differente:

1 - Si stabilisce una tariffa minima valida su tutto il territorio nazionale che sia molto conveniente, ad esempio 200,300,400 euro annui con tre fasce di cilindrata o potenza dei veicoli. 
 Ogni nuovo contratto rispetterà questa tariffa.

2 - Al primo sinistro con torto del guidatore, l'assicurato entra in un sistema BONUS/MALUS simile a quello attuale con la classe di merito più onerosa, cominciando solo allora a pagare cifre nell' ordine (ma maggiori) di quelle che abbiamo visto prima.

3 - Potenziare il meccanismo di compensazione attuale, con maggiore possibilità di risolvere i sinistri senza oneri per le compagnie assicuratrici se si raggiunge un accordo tra le parti.

In questo caso lo studente romano ventenne con  utilitaria si troverebbe a versare 200€ annui, pagando nei primi 5 anni 1000€ totali. E nel caso che continuando a guidare la propria utilitaria per tutta la vita senza effettuare sinistri raggiungesse i 50 anni di guida, avrebbe pagato 10000€, meno di quelli che verserà oggi nei primi 5 anni senza sinistri.

Si comprende che in un meccanismo di questo tipo ogni guidatore ha tutta la convenienza a non entrare mai nel sistema bonus/malus e a prendere tutte le precauzioni per non avere mai un sinistro nella sua carriera al volante, o quanto meno a provvedere a raggiungere un accordo e risarcire di persona i danni per i sinistri di entità minore.








EVASIONE FISCALE E RICICLAGGIO, SI POSSONO CONTRASTARE MANTENENDO IL CONTANTE?

Questo post è una sintesi del sistema di lotta all' evasione che abbiamo presentato nel  post precedente
Il sistema si regge su due principi fondamentali che regolamentano i conti correnti privati e quelli aziendali.

Conti privati  - I cittadini possono tranquillamente prelevare a volonta' i propri soldi e continuare a pagare in contanti o nel modo che più li aggrada, ferme restando le regole già vigenti, MA! su questo tipo di conti sarà impossibile versare denaro contante, tutte le transazioni in ingresso sui conti corrente di carattere privato dovranno essere tracciabili.
Conti Aziendali - Sui conti aziendali per i quali se ne richiede la necessità (vedi commercianti, distribuzione , ecc. ecc.) sarà possibile versare contanti, al limite saranno previste restrizioni sul prelievo di contanti da questo tipo di conti , MA!  per questo tipo di conti non ci sarà nessun tipo di segreto bancario e sarà facile per le agenzie governative verificare la corrispondenza con i bilanci e le transazioni commerciali che sono le uniche preposte ad alimentare questo tipo di conti.
Cosa Accade ?
Il contante può entrare in circolo nel sistema bancario esclusivamente attraverso conti correnti associati ad attività aziendali, mentre può uscire dal sistema bancario prevalentemente attraverso conti privati personali.
In questo modo si vuole eliminare la possibilità di accumulare patrimoni privati frutto di evasione o di attività illecite.
Non sarà possibile ripulire il denaro  se non passando attraverso aziende che emettano molte false fatture sotto i 1000 € in quanto questo è il limite attuale per il pagamento in contanti.
A questo punto per chiudere il cerchio occorrerebbe inasprire le sanzioni contro i  reati legati alle fatturazioni false e ai falsi in bilancio.

Tutto risolto, era così semplice?
Non è tutto risolto, ma gli sforzi per contrastare i comportamenti illeciti possono concetrarsi al cuore del problema e cioè di come il denaro venga reimmesso nel circuito bancario nel rapporto tra aziende e banche. Senza dover inseguire i milioni di conti personali su cui questi soldi diventerebbero difficilmente verificabili.
In questo modo per esempio, sarebbe molto complicato se non impossibile per la malavita utilizzare prestanomi per investire le proprie fortune. Un normale cittadino, non potrebbe accumulare enormi fortune comparse dal nulla sui propri conti per poi investirle in immobili e/o attività imprenditoriali.
In oltre rimane sempre aperta la possibilità di trasferire all'estero capitali, un problema aperto che è difficile da contrastare arginando le frontiere , ma che necessità di regole internazionali contro i paradisi fiscali.


martedì 24 luglio 2012

Il Denaro è un fluido? L'evasione fiscale è evaporazione?

Oggi cerco di chiarirmi le idee sulla famigerata evasione fiscale che tanto ammorba i governanti e che tanto pare essere impossibile da controllare. Cominciamo con il chiedere soccorso a Wikipedia:
"L'evasione tipicamente avviene attraverso operazioni di vendita o prestazione di servizi al cittadino effettuate senza emissione di fattura, ricevuta o scontrino fiscale (le cosiddette vendite "in nero") oppure attraverso false dichiarazioni dei redditi con conseguente mancata o errata dichiarazione fiscale e successivo mancato versamento dell'imposta realmente dovuta."

Ok, ci hanno sempre raccontato che alcune persone "parassiti" della società non dormono la notte per inventarsi geniali trovate per eludere ed evadere le tasse che permettono allo Stato di erogare servizi ai cittadini e mantenere l'apparato burocratico che li gestisce. Ora, proviamo a disegnare un semplice modello dell' economia di una Nazione. 
Nella figura a lato sono indicati gli attori e i flussi di questo magico liquido chiamato denaro che costituisce la linfa vitale del sistema economico in cui tutti noi ci ritroviamo.
Non sono indicati  i flussi corrispondenti ai redditi da lavoro dipendente e il danaro che va dallo stato alle aziende per appalti in quanto  , essendo perfettamente noti, sono ininfluenti riguardo all' argomento "evasione fiscale".

Nel nostro modello un sistema economico è costituito da aziende e privati che si scambiano beni e servizi e generano un infinità di rivoli, torrenti e fiumi di denaro a ogni transazione (linee verdi). Sui proventi di queste attività lo Stato chiede una più o meno equa tassazione, quindi tutti i nostri eroi siano essi aziende o privati restituiranno parte del malloppo allo Stato ( linee rosse). Al nostro modello di fluidodinamica ora manca solo qualche pezzo: esiste una fonte? esistono dei serbatoi di stoccaggio? L'unica fonte in un sistema come quello europeo in cui le banche centrali non possono stampare moneta è avere una bilancia commerciale attiva rispetto agli stati esteri.

I serbatoi. l'inesorabile flusso del denaro nell' economia di un paese di certo non impegna in ogni istante tutto il denaro a disposizione di tutti in una nazione (ci hanno sempre insegnato che l'Italia in particolare è una nazione di formichine che possiede un risparmio privato condiderevole), le banche sono il vero serbatoio che accoglie con amorevolezza tutta la mole di danaro che non è impegnata in nessuna transazione e quindi al netto di leggendari materassi imbottiti di banconote o cassaforti private altrettanto fornite, a meno che il denaro frutto dell' evasione fiscale non evapori in qualche modo in quei serbatoi in gran parte ci finisce.

Esiste un' evasione buona e una cattiva? Forse no, ma non tutta l'evasione è da considerare allo stesso modo a mio avviso. Vediamo di capire perchè.
Se il frutto di evasione fiscale viene, in qualsiasi modo, utilizzato per investire in nuove aziende o acquistare servizi alla fine della fiera crea nuova ricchezza, chiamiamola "evasione meno cattiva".
Se questo denaro viene accumulato per costruire patrimoni non produttivi, diminuirà la ricchezza totale del sistema paese e questa è decisamente l' "evasione cattivissima".
A questo punto ci pare evidente che l' accumulo e quindi l'evasione che proprio vorremo evitare  hanno un disperato bisogno di serbatoi per potere esistere. Qualcuno pensa che questi serbatoi possano essere materassi e casseforti private? nah!.....Credo che "serva" una banca.

Quello che mi puzza in tutte le strategie che sono state utilizzate fin ora per combattere l'evasione e che si è guardato poco a come prevenirla presidiando i serbatoi che, tra  l'altro, sono pochi e grossi e invece si è costruito un arsenale e un esercito che insegue singoli cittadini e imprese tendendo agguati su ogni tubicino, tubo, condotto che fosse attraversato da qualche goccia del prezioso fluido. 

Tutti sanno che il pilastro su cui si regge ogni evasione per eludere qualsiasi controllo non puo' fare a meno nella amalgama che lo compone di un elemento fondamentale... "il contante" . Bene lo avevano capito a Report quando hanno presentato la loro proposta di sistema per evitare l'evasione, quello che non mi piaceva di quella proposta è l'eccessiva complessità e l'eccessiva convenienza per le banche in quanto praticamente obbligava tutti a usare sistemi tracciabili per ogni tipo di acquisto.

Io ne faccio una molto piu' semplice... a voi giudicarne l'efficacia.
Il sistema di controllo che ho ipotizzato è tutto dedicato ai "serbatoi" e  nella pratica annulla la possibilità di utilizzare i contanti per evadere il fisco accumulando denaro in banca.
Osserviamo la figura del nostro modello semplificato di economia e chiaramente ha ragione la Gabbanelli a dire che il punto debole è l'intracciabilità del contante che può tranquillamente fluire verso le banche e riposare in pace, ma quest' intracciabilità non è trasversale a tutto il contante; abbiamo da una parte aziende e imprese che devono presentare bilanci e devono avere una gestione economica che rispetti determinate regole, dall' altra abbiamo i conti riconducibili ai privati cittadini che allo stato attuale sono il vero punto debole del nostro circuito idraulico e proprio qui che percolano i denari che lo stato leggittimanete reclama.
Il sistema si regge su due principi fondamentali che regolamentano i conti correnti privati e quelli aziendali.

Conti privati  - I cittadini possono tranquillamente prelevare a volonta' i propri soldi e continuare a pagare in contanti o nel modo che più li aggrada, ferme restando le regole già vigenti, MA! su questo tipo di conti sarà impossibile versare denaro contante, tutte le transazioni in ingresso sui conti corrente di carattere privato dovranno essere tracciabili.

Conti Aziendali - Sui conti aziendali per i quali se ne richiede la necessità (vedi commercianti, distribuzione , ecc. ecc.) sarà possibile versare contanti, MA!  per questo tipo di conti non ci sarà nessun tipo di segreto bancario e sarà facile per le agenzie governative verificare la corrispondenza con i bilanci e le transazioni commerciali che sono le uniche preposte ad alimentare questo tipo di conti.

In questo modo si chiude chirurgicamente la falla che permette di alimentare i serbatoi con del liquido non tracciabile e verificabile e cioè la possibilità di accumulare denaro e alimentare serbatoi che costituiscono patrimonio privato inutilizzato che abbiamo detto essere la peggior specie che l'evasione può produrre.
Tutti i problemi sono stati risolti? No, il nostro sistema è ora sigillato al suo interno, abbiamo sempre il rischio materasso o peggio paradiso fiscale, ma di certo è un sistema gestibile con meno spreco di mezzi e denaro e appostamenti fuori dagli esercizi commerciali per verificare l'ultimo scontrino, ci si potra' concentrare su bilanci e conti aziendali riuscendo a scovare le incongruenze evidenti facilmente, senza perseguitare ogni singolo cittadino che come privato non avrà gli strumenti per partecipare al gioco dell' evasione per contanti.
Il punto è uno solo, se il denaro è un liquido, ha una caratteristica particolare, almeno se rimaniamo nel campo dell' economia reale: non può evaporare.

lunedì 9 luglio 2012

Saviano e la Marijuana di Stato

Oggi Saviano sull' espresso si è "espresso" su un tema scottante e mai abbastanza approfondito...
legalizzare o no, regolamentare o no, l' uso di droghe leggere. Potete trovare l'articolo qui .
Mi è venuto un dubbio e una curioisità, quanto può valere il giro d'affari lasciato in mano alle organizzazioni malavitose relativo alle sole droghe leggere. Ho provato a trovare un pò di dati in giro con poca fortuna e ho deciso di tentare una stima con i dati a disposizione.
Dal rapporto annuale dell' centro di monitoraggio europeo sulle sostanze stupefacenti troviamo una stima del 32% della popolazione adulta, tra 14 e 65 anni che ha usato nell' utlimo anno stupefacenti derivati da cannabis, dalle tavole dell' istat questa popolazione corrisponde a circa 13.600.000 abitanti.
con la frequenza dichiarata di 
Raramente Abitualmente Molto spesso
18,90% 51,40% 29,70%

 La nostra ipotesi è di quantificare (per difetto?)
Raramente 10€ al mese di spesa per un totale di 120€ annui
Abitualmente 10€ settimanali per un totale di 520€ annui
Molto spesso 25€ settimanali per un totale di 1300€ annui

con questi dati il totale del giro d'affari per le sole droghe leggere è di
circa 9 miliardi di € annui.